LIFE12 NAT/IT/000818 XERO-GRAZING

Conservazione e recupero delle praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale


Semi-natural dry-grassland consevation and restoration in Valle Susa through grazing management

04/10/2013 - Pubblicazione del sito web di LIFE XERO-GRAZING

Dal 1 luglio 2013 è iniziato il Progetto LIFE12 NAT/IT/000818 XERO-GRAZING Conservazione e recupero delle praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale, della durata di 5 anni (2013-2018).

Il progetto è svolto dall'Ente di gestione delle Aree Protette delle Alpi Cozie (capofila), comuni di Bussoleno e Mompantero, Università di Torino (Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari e Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi) e D.R.E.Am. Italia soc. coop. Agr. For. e è finalizzato alla conservazione e al recupero del  habitat prioritario 6210* (Praterie seminaturali xero-termiche ricche di orchidee), nell’ambito di un comprensorio pastorale rappresentativo del SIC “Oasi xerotermiche della Valle di Susa-Orrido di Chianocco e Foresto” (Provincia di Torino, Piemonte).

Il progetto intende definire tecnicamente e realizzare gli interventi necessari alla conservazione e al recupero di porzioni significative dell’habitat, anche al fine di consentire all’Ente di gestione delle aree protette delle Alpi Cozie di avviare una gestione sostenibile di lungo periodo dello stesso, derivandone linee guida esportabili e applicabili in altre aree delle rete Natura 2000. Così il progetto mira a:

-Recuperare aree a prateria invase da arbusti e alberi attraverso azioni di decespugliamento e taglio;

-Definire linee guida per una razionale gestione dell’habitat a scopo conservativo, applicandole poi concretamente in alcune aree di proprietà dei Comuni di Bussoleno e Mompantero attraverso la predisposizione sul territorio di tutte le attrezzature necessarie al pascolamento (recinzioni, punti acqua, punti sale), l’acquisto di 150 ovini da parte dell’Ente Alpi Cozie e il recupero di sentieri;

-Valorizzare l’aspetto partecipativo e turistico dell’area protetta, favorendo una fruizione e un uso consapevole dei suoi aspetti naturali, anche grazie alla predisposizione di percorsi didattici;

-Mantenere sul lungo periodo la gestione, anche dopo la conclusione del progetto.

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