LIFE12 NAT/IT/000818 XERO-GRAZING

Conservazione e recupero delle praterie xero-termiche della Valle di Susa mediante la gestione pastorale


Semi-natural dry-grassland consevation and restoration in Valle Susa through grazing management

Area di progetto

L'area del progetto si corrisponde con un comprensorio pastorale rappresentativo del SIC IT1110030 “Oasi xerotermiche della Valle di Susa-Orrido di Chianocco e Foresto” che si estende, per una superficie di 1250 ha, sul versante orografico sinistro del settore centrale della bassa Valle di Susa e comprende parte del territorio dei comuni di Bussoleno (49%), Mompantero (35%), Chianocco (9%) e Susa (7%). L’80% della superficie del SIC è da proprietà private e il 20% da proprietà comunali. All’interno del SIC si trovano due Riserve naturale: L’Orrido di Chianocco e L’Orrido di Foresto.

La straordinaria peculiarità di quest’area delle Alpi Occidentali è determinata dalla combinazione di substrati prevalentemente calcarei e dal clima arido e ventoso, che danno giustificazione del nome ‘Oasi xerotermiche’, la principale valenza naturalistica che ha motivato la costituzione delle Riserve Naturali e, in seguito, del SIC, è proprio legata alle particolarità climatiche e geologiche che hanno portato alla conservazione delle praterie aride in oggetto e di molte specie stenomediterranee e steppiche che si trovano al di fuori dal loro areale “tradizionale”. Il clima endalpico caratterizzato da basse precipitazioni, vento frequente e temperature che raramente scendono sotto gli 0°C, hanno infatti creato un habitat ideale per queste comunità.

In riferimento alla Dir. 92/43/CEE, nell’ambito del SIC IT1110030 sono segnalati 8 habitat (5130, 6110*, 6210*, 7220*, 8210, 9150, 9180*, 9260), di cui 4 prioritari.

Le formazioni erbose seminaturali riferibili al codice 6210* costituiscono l’habitat di maggiore pregio naturalistico nell’area di studio e sono caratterizzate dalla compresenza, eccezionale per il territorio piemontese e alpino, di entità steno/eurimediterranee come Leuzea conifera, Ononis minutissima e Linum strictum, di specie di origine steppica, come Achillea tomentosa e Crupina vulgaris e di endemiche come Ephedra helvetica, Brassica repanda e Campanula bertolae, oltre alla presenza di numerose specie di orchidee; entro il SIC sono state censite 29 Orchidaceae, 17 delle quali (60% circa) sono ecologicamente legate alle praterie xeriche.

Anche da un punto di vista zoologico si segnalano nel SIC alcune specie tutelate dalla Direttiva Habitat e alcune specie di uccelli nidificanti elencati nella Direttiva Uccelli, la cui biologia (riproduzione o alimentazione) è strettamente legata alla presenza delle praterie xeriche. Tra queste si ricordano l’ortottero Saga pedo, alcuni lepidotteri (Callimorpha quadripunctaria, Parnassius apollo, Maculinea arion, Coenonympha oedippus) e uccelli (Anthus campestris, Calandro; Aquila chrysaetos, Aquila reale; Bubo bubo, Gufo reale; Falco peregrinus, Falco pellegrino; Lullula arborea, Tottavilla; Alectoris greca saxatilis, Coturnice; Circaetus gallicus, Biancone; Emberiza hortulana, Ortolano; Lanius collurio, Averla piccola; Pernis apivorus, Falco pecchiaiolo).

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